24 giugno, tappa doppia (cioè due previste dal CAI in un solo giorno), totale 20 km per + 1. 065 mt e – 1. 133, una bella sgroppata per 8 ore. Più faticosa la discesa perché aveva appena piovuto (20 minuti ad aspettare sotto un albero).
Per un lungo tratto ho camminato sulla cresta col confine italo-sloveno. È la zona dell’attacco degli austriaci alle spalle degli italiani durante la prima guerra mondiale (monti Kolovrat e Matajur), il giorno prima della disfatta di Caporetto (praticamente li presero alle spalle, una carneficina da entrambe le parti). Il sentiero della Pace ricorda quei terribili giorni.
Poi giù in ripida discesa fino al paesino di Topolò, ospite da una giovane famiglia con figlie. Gradualmente c’è spazio per il ripopolamento di queste bellissime vallate del Natisone.